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Visualizzazione post con etichetta acqua da bere. Mostra tutti i post
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giovedì 7 dicembre 2023

Quali sostanze sono presenti nell'acqua del rubinetto?



L'acqua del rubinetto è una fonte di acqua potabile sicura e conveniente per la maggior parte delle persone che decidono di berla. 

Ad ogni modo, è importante essere consapevoli delle sostanze che possono essere presenti nell'acqua del rubinetto di casa nostra, così da avere tutte le informazioni necessarie.

Per questo motivo, di seguito esamineremo le principali sostanze presenti nell'acqua del rubinetto, i loro effetti sulla salute e le misure che è possibile adottare per ridurre l'esposizione a queste sostanze.

Sostanze naturali presenti nell'acqua del rubinetto

Le sostanze naturali presenti nell'acqua del rubinetto derivano dalla composizione del terreno e delle rocce attraverso le quali l'acqua scorre. Tra le sostanze naturali più comuni nell'acqua del rubinetto troviamo:

·         Minerali: calcio, magnesio, sodio, potassio, cloro, fluoro, ecc. I minerali sono importanti per la salute e possono contribuire a mantenere il corretto funzionamento dell'organismo.

·         Sostanze organiche: composti organici naturali, che possono conferire all'acqua un sapore sgradevole.

·         Sostanze inorganiche: composti inorganici naturali, come l'arsenico, che possono essere tossici per l'uomo.

Sostanze artificiali presenti nell'acqua del rubinetto

Le sostanze artificiali presenti nell'acqua del rubinetto derivano da attività umane come l'agricoltura, l'industria e il traffico. Tra le sostanze artificiali più comuni nell'acqua del rubinetto troviamo:

·         Contaminanti microbiologici: batteri, virus e protozoi, che possono causare malattie.

·         Sostanze chimiche: pesticidi, erbicidi, metalli pesanti, ecc., che possono essere dannosi per la salute.

·         Sostanze radioattive: isotopi radioattivi, che possono aumentare il rischio di malattie.

Effetti sulla salute delle sostanze presenti nell'acqua del rubinetto

Gli effetti sulla salute delle sostanze presenti nell'acqua del rubinetto possono variare a seconda della sostanza e della sua concentrazione.

In generale, le sostanze naturali presenti nell'acqua del rubinetto sono generalmente innocue o addirittura benefiche per la salute. Certamente, alcune sostanze come l'arsenico possono essere tossiche se presenti in concentrazioni elevate.

Le sostanze artificiali presenti nell'acqua del rubinetto possono essere più pericolose per la salute.

I contaminanti microbiologici possono causare malattie infettive, come la diarrea, le infezioni respiratorie e le malattie trasmesse da vettori.

Le sostanze chimiche possono danneggiare il sistema nervoso, il sistema riproduttivo e il sistema immunitario.

Misure per ridurre l'esposizione alle sostanze presenti nell'acqua del rubinetto

Esistono alcune misure che è possibile adottare per ridurre l'esposizione alle sostanze presenti nell'acqua del rubinetto. Tra queste misure troviamo:

·         Bollire l'acqua: il bollire l'acqua uccide i contaminanti microbiologici.

·         Utilizzare un filtro per l'acqua: i filtri e i purificatori acqua possono rimuovere una varietà di sostanze tra cui batteri, virus, metalli pesanti, etc.

·         Acquistare acqua in bottiglia: l'acqua in bottiglia è generalmente priva di sostanze artificiali.

È importante notare che, anche se si adottano misure per ridurre l'esposizione alle sostanze presenti nell'acqua del rubinetto, è comunque importante bere molta acqua per rimanere idratati.

Conclusione

L'acqua del rubinetto è una fonte di acqua potabile sicura e conveniente per la maggior parte di noi, anche se è importante essere consapevoli delle sostanze che possono essere presenti nell'acqua che solitamente beviamo.

Adottando le misure appropriate è possibile ridurre l'esposizione a queste sostanze e tutelare la propria salute.

lunedì 21 agosto 2023

Obblighi dell'amministratore di condominio sulla sicurezza dell'acqua

 


Con il nuovo decreto 18/2023 sono entrati in vigore nuovi obblighi per l'amministratore di condominio in materia di salute dell'acqua negli impianti condominiali, vediamo assieme in cosa consistono questi obblighi.

La vecchia normativa su acqua e manutenzione impianti

Quello di assicurare la qualità dell'acqua a uso sanitario e alimentare nei condomini e nelle abitazioni è una priorità dei legislatori e delle amministrazioni. Per garantire questa qualità, negli ultimi 20 anni, sono stati effettuati due importanti interventi normativi, entrambi per attuare direttive comunitarie.

Innanzitutto il D.Lgs. n.31/2001, in seguito modificato dal D.Lgs. n.27/2002, attuava la direttiva comunitaria 98/83. Questa direttiva, con l'art. 5, comma 2, andava a definire gli obblighi e le responsabilità delle figure coinvolte nella distribuzione dell'acqua a uso alimentare.

Purtroppo, questa prima normativa, è divenuta causa di perplessità e incomprensioni: lasciava intendere che, gli obblighi di verifica sull'acqua del gestore del servizio idrico, si fermassero al punto di consegna, ovvero il contatore. Di conseguenza, l'amministratore avrebbe dovuto garantire la salubrità dell'acqua dal punto si consegna al rubinetto.

Questa situazione si è protratta fino al 10 Giugno del 2004. In questa data, il legislatore, ha finalmente chiarito la questione: con una nota del ministero è stato specificato che, per quanto riguarda gli edifici abitativi, l'amministratore di condominio ha l'obbligo di svolgere il controllo dello stato di adeguatezza e di manutenzione dell’impianto ai sensi dell’articolo 2051 del codice civile. Si specifica anche che non sta a lui controllare lo stato dell'acqua dal contatore ai rubinetti (gli artt. 7 ed 8 del D.Lgs. n.31/2001).

Quello del monitoraggio periodico della qualità dell’acqua restava una buona prassi: con cadenza periodica gli amministratori potevano effettuare controlli, avvalendosi dell'ASL, per verificare la presenza di batteri, oltre i limiti di legge.

Il Decreto 18/2023 e la verifica delle acque potabili

Con il Decreto Legislativo n.18 del 23 Febbraio 2023, la situazione è radicalmente cambiata. Questo attua la direttiva UE 2020/2184 e abroga la legislazione precedente.

Il nuovo decreto prevede, in maniera esplicita, che la responsabilità dell'acqua ad uso umano, nei condomini, dal punto di consegna (il contatore) al punto d'uso (i rubinetti dei vari appartamenti), venga attribuita all'amministratore. Se questo dovesse mancare, l'onere ricade sui proprietari degli immobili.

L'amministratore dovrà effettuare la valutazione e gestione del rischio dei sistemi di distribuzione idrica interni, come le pompe di sollevamento acqua che garantiscono il corretto afflusso agli appartamenti. Altro obbligo previsto, quello di adottare le misure preventive e correttive per ripristinare la qualità dell'acqua in caso di problemi.

La normativa implementa anche, con il comma 4 dell'articolo 9, l'obbligo di formazione, a cura delle Regioni, per i gestori dei sistemi, gli idraulici e gli altri professionisti che operano nei settori dei sistemi di distribuzione idrici interni.

In questo modo, il decreto, nelle intenzioni del legislatore, ha lo scopo di:

  • tutelare la salute dei condomini contro gli effetti della contaminazione dell'acqua;
  • migliorare l'accesso all'acqua destinata al consumo umano.

Rimangono invariati gli obblighi per il gestore idrico integrato, la cui responsabilità si interrompe al punto di consegna.

Sanzioni e obblighi per l'amministratore condominiale

L'articolo 23 del Decreto prevede sanzioni particolarmente onerose per l'amministratore di condominio. Queste possono variare a seconda della gravità dell'omissione accertata dalle autorità sanitarie. Si tratta di pene pecuniarie che possono andare da un minimo di 5000 euro a un massimo di 30000 euro se si tratta del mancato rispetto dei parametri elencati nell'allegato I, parti A e B. Le sanzioni variano da 4.000 a 24.000 euro in caso di inosservanza dell'obbligo di implementazione di valutazione e gestione del rischio.

A mitigare l'onere sulle spalle degli amministratori, contribuiscono il già citato obbligo di formazione dei professionisti che gestiscono i sistemi di distribuzione idrici interni e le aziende per l’installazione dei sistemi di gestione acqua, effettuato con le Regioni, e l'obbligo all'autorità sanitaria di informare il consumatore su come adempiere al meglio agli obblighi del decreto.

martedì 1 dicembre 2020

Guida alla scelta della tua borraccia riutilizzabile

 


La borraccia riutilizzabile è una delle scelte più sensate che puoi fare in nome della difesa dell'ambiente, ne esistono di diversi modelli, più o meno economici. Molte marche oggi ne commerciano grazie alla larga diffusione di cui godono per il loro basso impatto ambientale.

martedì 4 agosto 2020

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Sempre più ristoranti stanno facendo una scelta green e di salute, a partire dalla piccola trattoria fino al ristorante stellato: decidono di puntare sull'acqua del rubinetto, filtrata sostituendo così l'acqua minerale. Ma è una buona scelta?

giovedì 27 giugno 2019

Cosa ci rivela l’analisi dell’acqua di casa?


L’acqua che ogni giorno entra nelle nostre case è, molto spesso, fonte di sospetto, soprattutto per i recenti fatti di cronaca che, dopo le analisi, denunciano infiltrazioni di sostanze nocive e inquinamento delle acque potabili.
Questo ha spinto sempre più persone a favorire quella in bottiglia per le necessità quotidiane. Ma la demonizzazione dell’acqua del rubinetto è davvero giustificata? E come possiamo assicurarci della sua qualità?

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Sfatiamo i falsi miti sulla depurazione acqua a osmosi inversa


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Come ogni cosa, è necessario sfatare questi miti e indirizzare la verità verso la strada giusta in maniera che, si arrivi ad una certezza, per far sì che il prodotto sia apprezzato per quello che è realmente, cioè ottimo.