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Visualizzazione post con etichetta Roberto Sergio. Mostra tutti i post
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lunedì 20 maggio 2024

RAI, Roberto Sergio presenta il Piano Industriale 2024-26: obiettivi ambiziosi e futuro digitale

L’Amministratore Delegato della RAI Roberto Sergio ha presentato un dettagliato Piano Industriale per il triennio 2024-26 alla Commissione di vigilanza, accompagnato dal Contratto di Servizio. Il manager ha delineato una visione ambiziosa per il futuro dell’azienda, enfatizzando l’importanza di adattarsi a un mercato in continua evoluzione senza ridimensionare il perimetro aziendale. Nel suo intervento, ha anche risposto fermamente alle critiche e alle accuse infondate rivolte alla RAI.

Roberto Sergio

Roberto Sergio, Piano Industriale 2024-26: innovazione e difesa dalla disinformazione

Il Piano Industriale 2024-26, approvato in tempi record, è stato pensato per proiettare i risultati ben oltre il triennio previsto, mirando a garantire la rilevanza della RAI come servizio pubblico attraverso una serie di strategie innovative. Il piano, ha spiegato Roberto Sergio, si articola in tre fasi fondamentali: ottimizzazione del business corrente, valorizzazione degli assets aziendali e trasformazione in Digital Media Company. La strategia non prevede ridimensionamenti del perimetro aziendale, ma piuttosto un potenziamento delle risorse e una concentrazione su fasce di maggior ascolto. L’ottimizzazione dei palinsesti, la riduzione della frammentazione e l’integrazione crossmediale sono elementi chiave del piano, con l’obiettivo di consolidare la RAI come principale investitore nazionale in fiction, film, documentari e prodotti digitali. L’AD ha dedicato una parte significativa del suo intervento a difendere la RAI, “vittima di un accanimento distruttivo che cerca di contrapporre a fatti, dati, numeri, risultati concreti e verificabili, delle fantasiose ricostruzioni”. Ha inoltre sottolineato come queste critiche infondate non solo danneggino la reputazione dell’azienda, ma mortifichino anche il lavoro di migliaia di dipendenti.  “La RAI – ha aggiunto Roberto Sergio – non solo non merita questo trattamento ma ha bisogno di essere protetta e difesa da fake news costruite ad arte per screditare e ottenere qualche titolo sui giornali”.

Roberto Sergio sui casi Scurati e Travolta e solidarietà alle giornaliste RAI

Roberto Sergio ha poi affrontato il caso dello scrittore Antonio Scurati, chiarendo che non si tratta di un provvedimento disciplinare, ma di una richiesta di chiarimenti prevista dal regolamento aziendale. La decisione di non includere lo scrittore nel programma, ha spiegato, non era di natura editoriale, ma economica: la prassi è quella di sostituire partecipazioni a titolo oneroso con quelle a titolo gratuito in caso di promozioni in corso. La vicenda ha causato un danno reputazionale all’azienda, ma la gestione del caso è stata conforme alle regole interne. Tra le questioni legali affrontate, è stato citato anche il caso di John Travolta a Sanremo. La RAI ha avviato un’azione legale contro le società Divina Luna e U-Power per “inadempimento contrattuale e violazione degli obblighi di correttezza”. L’AD ha spiegato che né i dipendenti né i collaboratori della RAI erano a conoscenza delle intenzioni pubblicitarie dell’attore, il cui contratto vietava espressamente qualsiasi elemento promozionale non autorizzato. Il manager ha poi espresso solidarietà alle giornaliste della RAI che hanno subito aggressioni sui social per non aver aderito allo sciopero del 6 maggio. Ha invitato a un maggiore rispetto delle regole e a una comunicazione più cauta per evitare di alimentare violenze online. La conversazione si è infine spostata sull’intenzione di inserire il programma “Insider” di Roberto Saviano nei prossimi palinsesti estivi o invernali. Roberto Sergio ha quindi concluso il suo intervento ribadendo l’impegno dei vertici RAI a difendere l’identità e il valore dell’azienda che deve essere protetta e supportata per continuare a essere un pilastro fondamentale del servizio pubblico italiano e dell’industria audiovisiva.

giovedì 28 marzo 2024

Roberto Sergio (RAI) insignito del titolo di “Ethical Champion”

L’utilizzo dei social per promuovere i propri valori, la dignità delle persone, il rispetto della natura e degli animali, ma anche la capacità di reagire compostamente ad attacchi e critiche: questi sono i meriti e le qualità che hanno consentito a Roberto Sergio, AD della RAI, di ricevere il riconoscimento come “Ethical Champion” da parte dell’Istituto Salesiano Universitario Venezia.

Roberto Sergio

Roberto Sergio: IUSVE gli conferisce il titolo di “Ethical Champion”

Gli studenti e i professori dell’Istituto Salesiano Universitario Venezia hanno premiato Roberto Sergio, AD della RAI, come “Ethical Champion”, ossia come figura pubblica distintasi per un utilizzo positivo dei social. Il Direttore della comunicazione istituzionale di IUSVE, don Nicola Giacopini, ha assegnato il riconoscimento congiuntamente con gli studenti e speaker di Cube Radio. Roberto Sergio è stato apprezzato in particolare in virtù della sua capacità di armonizzare sui social gli aspetti intimi e personali della sua esistenza con quelli “pubblici” e legati al suo lavoro. Rivolgendosi direttamente al manager, la delegazione IUSVE ha riconosciuto inoltre il suo impegno nel promuovere valori positivi su internet: “Nel conferirle questa edizione speciale del nostro premio che prende in considerazione la sua intera presenza sui social media, desideriamo sottolineare l’importanza dei valori che lei ha messo in evidenza, soprattutto nei profili personali e privati, mettendo al centro gli affetti più cari, l’amore che guida e sostiene e la vita, la dignità delle persone, una particolare attenzione e rispetto anche per la natura e gli animali.” 

IUSVE: “Roberto Sergio è guidato da valori radicati

Il merito di Roberto Sergio è dunque, secondo la delegazione IUSVE, quello di mettere in questione il presupposto per cui la sfera pubblica e la sfera privata debbano necessariamente essere tenute separate. Inoltre, l’AD della RAI è anche stato elogiato per la compostezza di cui dà mostra sulle piattaforme online: “Abbiamo avuto la percezione di essere di fronte a una persona che sa reagire con equilibrio agli scossoni e alle tempeste che, inevitabilmente, fanno parte della propria storia personale e si ripercuotono tanto nell’esperienza professionale quanto nella vita privata”, hanno affermato gli studenti e docenti spiegando le ragioni della nomina, reagendo con assertività agli attacchi ricevuti senza mai lasciare spazio nel corso degli anni all’aggressività nelle mediazioni digitali ma cercando di comporre le divergenze con la mediazione e la forza delle motivazioni”. In un’epoca in cui il nostro modo di comunicare è stato profondamente riplasmato dai social, Roberto Sergio ricorda dunque a tutti come coniugare privacy e trasparenza, vita privata e responsabilità professionale: il tutto tenendo sempre a mente l’impatto che possiamo esercitare sugli altri tramite internet.