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lunedì 3 novembre 2025

Renato Mazzoncini (A2A): “Le centrali termoelettriche di ultima generazione avranno la potenza del nucleare spagnolo”

In occasione della 40ª edizione del Convegno di Capri dei Giovani Imprenditori di Confindustria, l’AD di A2A Renato Mazzoncini ha delineato un quadro del processo di transizione energetica in corso in Italia, tra investimenti strategici e nuove opportunità di efficienza.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: più rinnovabili e meno dipendenza dal gas

Secondo Renato Mazzoncini, l’Italia sta vivendo una fase di forte accelerazione sulle energie rinnovabili, spinta dall’aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), che ha fissato l’obiettivo del 63% di rinnovabili, il più ambizioso degli ultimi tre governi. “Il problema della dipendenza dal gas e delle fonti fossili è diventato ancora più urgente dopo il 2022. Il GNL ha certamente contribuito a garantire la sicurezza energetica, ma ha anche comportato un aumento dei costi”, rispetto al gas che, fino allo scoppio della guerra russo-ucraina, arrivava dalla Russia attraverso i gasdotti. Questo perché deve essere sottoposto a processi di liquefazione, trasportato via nave e successivamente rigassificato. Si tratta di un costo inevitabile – ha fatto sapere Renato Mazzoncini – che rende ancora più urgente il rafforzamento della nostra autonomia energetica.

Renato Mazzoncini calore dai data center per 800mila case

L’Italia si sta dotando di sei nuove centrali termoelettriche con una potenza complessiva pari a quella dell’intero nucleare spagnolo. Una scelta strategica per garantire stabilità e sicurezza al sistema elettrico nazionale, in un momento in cui la domanda energetica è destinata a crescere anche a causa dell’espansione dei data center. “Siamo piuttosto attrezzati per i prossimi tre/quattro anni in cui l’energia per i data center servirà davvero”, ha rimarcato l’AD. Oltre a essere grandi consumatori di energia – ha aggiunto Renato Mazzoncini – i data center possono diventare un motore di sostenibilità. Nel Nord Italia è già possibile recuperare il calore generato dai data center per alimentare le reti di teleriscaldamento urbano. Secondo le stime di A2A, questa tecnologia consentirebbe infatti di portare calore decarbonizzato in circa 800mila appartamenti, trasformandolo in una risorsa energetica preziosa.

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