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mercoledì 15 gennaio 2025

La Direttiva 904 del 2019: Una Guida Completa alla SUP (Single Use Plastic)

La Direttiva (UE) 2019/904, comunemente nota come Direttiva SUP (Single Use Plastic), rappresenta una pietra miliare nella lotta all'inquinamento da plastica. 

Entrata in vigore il 3 luglio 2021, questa legislazione europea mira a ridurre drasticamente l'impatto ambientale di determinati prodotti in plastica monouso. 

Cosa prevede la direttiva 904 del 2019?

La Direttiva 904 del 2019, emanata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell'Unione Europea, stabilisce una serie di misure per prevenire e ridurre l'incidenza di specifici prodotti di plastica sull'ambiente, promuovendo al contempo la transizione verso un'economia circolare. 

L'obiettivo principale è la riduzione dell'inquinamento marino, causato in larga parte dalla dispersione di rifiuti plastici. 

La direttiva si concentra su dieci tipologie di prodotti in plastica monouso che si trovano più frequentemente sulle spiagge e nei mari europei, tra cui cannucce, piatti e palettine per il caffè.

I prodotti plastici monouso vietati

Uno degli aspetti più significativi della Direttiva SUP è il divieto di immissione sul mercato di alcuni prodotti in plastica monouso per i quali esistono alternative valide e più sostenibili. 

Tra questi troviamo:

  • Posate: forchette, coltelli, cucchiai e bacchette.
  • Piatti: in plastica.
  • Cannucce: per bevande.
  • Agitatori per bevande: incluse le palettine da caffe.
  • Bastoncini cotonati: ad eccezione di quelli destinati a usi medici.
  • Aste per palloncini.
  • Contenitori per alimenti in polistirene espanso: come vaschette per il fast food.
  • Contenitori per bevande in polistirene espanso: inclusi i bicchieri.

Questo divieto, in vigore dal 3 luglio 2021, ha incentivato le aziende a sviluppare e commercializzare alternative realizzate con materiali biodegradabili, compostabili o riutilizzabili.

Misure di riduzione e sensibilizzazione

Oltre ai divieti, la Direttiva 904 del 2019 introduce altre misure importanti, tra cui:

  • Obiettivi di riduzione del consumo: per alcuni prodotti, come i bicchieri e i contenitori per alimenti in plastica, gli Stati membri devono adottare misure per ridurne il consumo a livello nazionale.
  • Requisiti di marcatura: per alcuni prodotti, come assorbenti igienici e salviette umidificate, è obbligatoria un'etichettatura che informi i consumatori sulla presenza di plastica e sul corretto smaltimento.
  • Responsabilità estesa del produttore (EPR): i produttori sono chiamati a contribuire ai costi di gestione dei rifiuti, pulizia e sensibilizzazione.
  • Campagne di sensibilizzazione: per informare i cittadini sull'impatto negativo della plastica monouso e promuovere comportamenti più sostenibili.

Queste misure complementari mirano a un cambiamento culturale a lungo termine, promuovendo un consumo più consapevole e responsabile.

L'impatto della direttiva SUP e le alternative sostenibili

L'introduzione della Direttiva 904 del 2019 ha avuto un impatto significativo sul mercato, dato che ha spinto le aziende a innovare e a proporre alternative sostenibili ai prodotti in plastica monouso. Tra le alternative più diffuse troviamo:

  • Materiali biodegradabili e compostabili: come la bioplastica a base di amido di mais o di canna da zucchero.
  • Materiali riutilizzabili: come acciaio inossidabile, vetro, bambù e silicone.
  • Riduzione degli imballaggi: promuovendo la vendita di prodotti sfusi o con imballaggi minimi.

L'adozione di queste alternative non solo contribuisce alla riduzione dell'inquinamento da plastica, ma stimola anche lo sviluppo di un'economia circolare, in cui i materiali vengono riutilizzati e riciclati, riducendo al minimo la produzione di rifiuti.

In breve

La Direttiva 904 del 2019 è un passo fondamentale verso un futuro più sostenibile. Questa legislazione europea mira a contrastare l'inquinamento da plastica e a promuovere un'economia circolare. 

La consapevolezza dei consumatori e l'impegno delle aziende sono cruciali per il successo di questa transizione. 

Comprendere appieno la Direttiva SUP, le sue implicazioni e le alternative disponibili è essenziale per contribuire attivamente alla protezione dell'ambiente.

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