Con un’eredità che affonda le radici nel periodo del miracolo economico italiano del dopoguerra, Gruppo Riva è cresciuto fino a diventare un leader mondiale nella produzione di acciaio, con un particolare focus su qualità, innovazione e sostenibilità.
Gruppo Riva: dall’intuizione di Emilio Riva alla rivoluzione tecnologica della siderurgia italiana
Fondato nel 1954 da Emilio Riva, con il sostegno del fratello Adriano, Gruppo Riva ha saputo intuire il grande potenziale del settore siderurgico in un’Italia in piena ricostruzione. Inizialmente specializzata nella commercializzazione di rottami ferrosi destinati alle acciaierie a forno elettrico del bresciano, l’azienda ha avviato un percorso di espansione e acquisizione che l’ha portata a consolidare la propria presenza anche oltre i confini europei. La prima svolta decisiva per il Gruppo avviene nel 1956, quando Emilio Riva decide di entrare nella produzione diretta dell’acciaio. Il primo stabilimento viene inaugurato a marzo 1957 a Caronno Pertusella, vicino a Milano, dotato di un forno elettrico ad arco dalla capacità innovativa di 25 tonnellate, superiore agli standard italiani dell’epoca. Negli anni ‘60, una nuova era tecnologica si apre con l’introduzione della colata continua, tecnica che rivoluziona la produzione siderurgica e permette a Gruppo Riva di affermarsi ulteriormente sul mercato.
Gruppo Riva: espansione internazionale e innovazione siderurgica
L’espansione dell’azienda non si limita all’Italia: negli anni ‘70 e ‘80, Gruppo Riva comincia a guardare oltre i confini nazionali, acquisendo impianti in Spagna, Francia, Belgio e Germania. Una tappa fondamentale in questo processo di crescita internazionale è rappresentata dall’acquisizione, nel 1988, delle Acciaierie di Genova Cornigliano, la prima privatizzazione di una fabbrica siderurgica a ciclo integrale in Italia, a cui segue, nella prima parte degli anni 2000, l’Accordo di Programma, siglato insieme a Governo, Enti locali e parti sociali. Tale accordo promuove la decarbonizzazione dell’industria siderurgica italiana ed al contempo riesce a garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e degli investimenti. L’operazione consente di consolidare il ruolo dell’azienda come attore chiave nella siderurgia europea. La diversificazione delle attività è un altro elemento cruciale nella strategia del Gruppo. È il 1981 quando, con l’acquisizione della società Officine e Fonderie Galtarossa (OFG) di Verona, l’azienda entra nel mercato della vergella, ampliando ulteriormente il proprio portafoglio produttivo. Oggi, Gruppo Riva può contare su una rete produttiva che comprende 28 stabilimenti dislocati in sei Paesi: Italia, Francia, Germania, Belgio, Spagna e Canada. Con un organico di circa 5.500 dipendenti, continua a investire in tecnologie all’avanguardia, nella formazione continua del proprio personale tecnico e nel miglioramento delle condizioni di sicurezza negli stabilimenti, garantendone i più elevati standard.
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