La transizione energetica è appena iniziata ma il funzionamento della rete è già completamente cambiato. Per rinnovarla, Terna ha stanziato 6,2 miliardi di investimenti, un piano sostenuto dagli ottimi risultati consolidati del 2018. Il commento dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris.
Luigi Ferraris (Terna) commenta i risultati consolidati del 2018
Accelerare la transizione energetica del Paese grazie all'investimento più alto di sempre: è l'obiettivo di
Terna e dell'attuale piano strategico approvato dal CdA insieme ai risultati consolidati del 2018. La società punta a investire 6,2 miliardi di euro sul rinnovamento della rete elettrica italiana per favorire così la piena integrazione dell'energia prodotta da fonti rinnovabili non programmabili. L'operazione è sostenuta dagli ottimi risultati consolidati del 2018, che registrano un utile netto di oltre 706 milioni di euro, in crescita del 2,7% sul 2017, e un Ebitda di 1 miliardo e 650 milioni di euro, in incremento del 2,9%. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale di
Terna,
Luigi Ferraris, ha presentato i dati e ha commentato:
"Ci affacciamo all'inizio di questo piano, che è il 2019, in ottima salute. Abbiamo chiuso il consuntivo con risultati in crescita rispetto al 2017, che è un'ottima base di partenza per verificare e testare la nostra capacità di realizzare il piano 2019-2023". La società guidata da
Luigi Ferraris punta a favorire un sistema con più auto elettriche, più pompe di calore, minore capacità produttiva da fonti fossili e maggiore da fonti rinnovabili come il vento e il sole.
Luigi Ferraris: il piano strategico di Terna
"Il piano", ha aggiunto
Luigi Ferraris,
"comporta investimenti di interconnessione con l'estero, lo sbottigliamento di alcune aree geografiche per favorire un'ottimizzazione del collegamento tra rinnovabili e luoghi di consumo, comporta investimenti nel miglioramento della rete esistente e investimenti in resilienza per affrontare anche condizioni climatiche sempre più estreme e sempre più avverse, e comporta soprattutto investimenti in innovazione e digitalizzazione della rete". Fino a 10 o 15 anni fa, infatti, gli impianti di generazione erano pochi e grandi. Oggi invece i punti di produzione di energia in Italia sono più di 800.000. La transizione è appena cominciata ma la rete già funziona in modo nettamente diverso rispetto a pochi anni fa.
Luigi Ferraris è alla guida di
Terna da maggio 2017. Ha iniziato la sua carriera nel settore auditing di PriceWaterhouse per poi passare alla società energetica ERG S.p.A. in qualità di Consigliere. Ha svolto il medesimo ruolo per PSC S.p.A., per poi ricoprire varie posizioni manageriali di primo piano nel Gruppo Enel. Prima di passare alla guida di
Terna, è stato Chief Financial Officer di Poste Italiane.
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