Il
singolo del gruppo capitanato dal noto musicista jazz Niccolò
Faraci, sperimenta l’elettro-pop anni’80 in un turbinio evocativo
di citazioni di cultura popolare e dinamiche sociali evolutive.
Family
Computer nasce come tributo e sincero omaggio alle atmosfere e suoni
caratteristici dell'elettropop anni '80.
L'introduzione
è dichiaratamente ispirata al sound design utilizzato, ad esempio,
in Stranger
Things,
mentre la scelta dei campionamenti e sintetizzatori è un autentico
viaggio tra videogames Nintendo/Atari,
arpeggiatori monofonici ed impiego di software per la sintesi vocale
normalmente utilizzati in Giappone per le “idol
band”
: una voce femminile nata dal computer che viene doppiata da una voce
maschile, umana ma filtrata con il leggendario vocoder, compagno di
avventure da Moroder a Daft Punk.
Family
Computer ha un testo minimale che prende in esame due realtà
estremamente controverse. Il concetto di famiglia è notoriamente in
fase di ridefinizione, mentre il significato di computer è ormai
sostituito da “app”, “tablet” o più generalmente associato
ad un dispositivo mobile. Il termine “computer”, paradossalmente,
è il nuovo vintage, perché nel mondo della robotica, già
esasperato proprio negli anni '80 come nuova frontiera da esplorare,
abbiamo tutti il
desiderio di vivere con esseri artificiali,
i quali saranno umani, gentili, sociali, tanto da giungere al
traguardo di rivolgersi a noi con un semplice ma ben studiato
approccio di cortesia: “Please”.
Kaijū
è un termine giapponese che può essere tradotto come “strana
bestia”
e nella iconografia cinematografica identifica i mostri giganteschi
come ad esempio Godzilla.
Recentemente, i Kaijū sono stati protagonisti della fortunata serie
Pacific
Rim.
Motel
Kaijū esprime il desiderio di dare spazio vitale a tutta la naturale
stranezza con la quale tutti, prima o poi ci confrontiamo, alla
ricerca di un nostro luogo ideale nel mondo. Motel Kaijū è un
sistema creativo che accoglie (Motel) diversi generi di musica. La
band ha una vita nell'acid jazz e progressive rock, con un album in
lavorazione per il 2018,
da pubblicare su vinile. Motel Kaijū ha però dato inizio ad un
esperimento di carattere più “elettropop.
Questo
nuovo progetto artistico nasce da Niccolò
Faraci, musicista attivo nel mondo del jazz,
elettronica
e sinfonica
con numerose esperienze tra Europa ed Asia. Idealmente, facendo
ritorno a casa e nel proprio laboratorio, da vero nerd, Faraci crea
Motel Kaijū come gigantesco mostro in grado di spaziare in
molteplici generi musicali. Motel Kaijū è a proprio agio in club di
musica elettronica, in festival jazz, con un'orchestra sinfonica e
nell'ambito pop, inteso come interpretazione della nostra società in
forma musicale.
RADIO
DATE: 17 NOVEMBRE 2017
ETICHETTA:
MOTEL KAIJŪ RECORDS
DISTRIBUZIONE
DIGITALE: BELIEVE DIGITAL
BAND:
Niccolò Faraci (basso elettrico, voice synthesizer), Lorenzo
Blardone (synths) , Alberto Mancini (piano,moog), Andrea Bruzzone
(batteria).
BIO
Niccolò
Faraci
è un musicista attivo nel mondo
del jazz, elettronica e musica per
orchestra, con numerose esperienze a livello internazionale tra
Europa ed Asia.
Ha
collaborato con l'Ambasciata
Italiana e l'Istituto Italiano di Cultura,
oltre a rapporti estremamente solidi con la Società
Dante Alighieri, gallerie d'arte, fondazioni e sponsor privati.
Grazie
alla sua estrema versatilità, ha realizzato progetti che esplorano
la musica contemporanea dando valore alle tradizioni ed
all'innovazione. Il dizionario del Jazz Italiano (Feltrinelli) lo
cita come innovatore nell'utilizzo di strumenti elettronici ed
acustici, creando un sound originale ed apprezzato dalla critica
indie in Italia ed all'estero.
Come
autentico pioniere, nel 2008 incide il primo
disco live di jazz italiano in Cina,
promuovendo uno scambio culturale che lo vede protagonista, insieme a
colleghi cinesi, in svariati concerti e speciali radiofonici, come la
puntata di Piazza Verdi (Radio Rai3) dove il suo trio italo-cinese
suona brani originali scritti durante il tour 2015. Faraci è inoltre
collaboratore
della prestigiosa rivista “Cina”
in Italia, con reportage dall'oriente e condivisione di esperienze,
come il recente articolo dedicato alla giornata mondiale del jazz a
Zhuhai (2017).
Nel
campo della musica per orchestra sinfonica, ha
scritto suite per archi
presentate al pubblico in Giordania (Orchestra Nazionale), Ucraina
(Orchestra Sinfonica di Lviv) e Cina (Youth Orchestra di Shenzhen).
Sono numerose le sue partecipazioni a Festival
Jazz Internazionali,
tra i quali è doveroso citare Kuala Lumpur International Jazz
Festival, Odessa Jazz Festival, NISVILLE, Athens Technopolis,
Saulkrasti, Jazz Goes To Town, Sibiu Jazz, EtnoJazz Chisinau e molti
altri, dove Niccolò Faraci Trio e Quartetto sono stati programmati
con autentiche star del jazz da Ron
Carter a Paolo Fresu, Richard Galliano.
I
suoi dischi sono stati programmati a livello internazionale, in
programmi di musica jazz e trasmissioni come Fahrenheit (disco della
settimana).
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