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giovedì 25 maggio 2017

Aziende agricole italiane, aumenta il business in rosa


Le donne si stanno sempre più impossessando del tessuto lavorativo anche nei lavori tradizionalmente feudo degli uomini, come le aziende agricole, portando una ventata di freschezza e acquistando sempre maggiore rilievo nel quadro complessivo del mondo del lavoro.
Un dato significativo arriva dal milanese: le aziende gestite da donne impattano nell’area per il 17,5% del totale, in Lombardia sono 154.265 mentre in Italia se ne registrano 1.153.435.
Bisogna fare alcuni distinguo, però, su questo spirito imprenditoriale: infatti, mentre al nord le motivazioni sono essenzialmente legate all’assenza di soluzioni occupazionali, oltre alla risposta di una necessità di conciliare lavoro e famiglia, al sud spesso si parla di tradizione e della continuazione dell’attività familiare.
Comunque la tendenza all’aumento dell’imprenditoria femminile nel settore agricolo è ormai un fatto consolidato, Campania e Sicilia in particolare sono le due regioni che presentano un numero considerevole di aziende agricole gestite da donne, mentre, a livello nazionale, la media è del 35%
Al sud, siamo oltre il 40%, l’ultimo censimento risale al 2010 e si evince un aumento di circa il 5% proprio in chiave femminile.
In aumento è anche il livello di scolarizzazione delle giovani imprenditrici: aumenta il livello della formazione, laurea o diploma nel settore agrario o in alcuni casi addirittura in più settori.
Interessante sarebbe capire se, nell’Italia del sud, il potere decisionale delle aziende agricole gestite da donne sia effettivamente nelle loro mani, ma ci si può arrivare, in parte, per deduzione: in molti paesi spesso il marito è uno statale e la moglie deve necessariamente occuparsi dell’azienda agricola altrimenti abbandonata e senza una guida.
Il successo delle donne negli ultimi anni ha evidenziato un legame molto forte con le aziende green legate alla natura, infatti, le donne hanno capito l’importanza di rischiare per confrontarsi in settori prevalentemente maschili, dei rischi non necessariamente dal punto di vista finanziario, ma nell’iniziativa.
Hanno capito il valore di puntare sull’innovazione e cercano nuovi sbocchi di mercato, sviluppando prodotti, attività commerciali, produzioni alimentari, verdura organica a domicilio, ecc.
Per il successo si può sempre giocare la carta del ritorno alla natura, con servizi al cliente come la formazione sull’allevamento, per i più giovani giri guidati della proprietà, agriturismo affiancato alla classica azienda agricola, fino a servizi di natura più spiccatamente legata al settore terziario.