Un
disco che affronta i temi della libertà e del futuro attraverso un
doppio profilo emozionale che vede toccare freschezza e profondità
allo stesso tempo.
La
produzione del primo album da solista di Andrea Lorenzoni, di cui è
autore e compositore di tutti i brani, gode della collaborazione
artistica del fonico e produttore artistico Michele
Postpischl (Ofeliadorme).
Le influenze della musica del cantautore spaziano dal
pop
al rock
ma il tutto è rielaborato in maniera personale, con un continuo
spirito di ricerca, di scoperta e con la prospettiva di mettersi in
dialogo con un numero ampio di persone. Il titolo Mondo
Club
richiama la “ballabilità”
di alcuni brani del disco e la bellezza del “guardare
il mondo dall'alto”,
riuscendo a coglierlo come un unico grande club di persone. Un lavoro
moderno sulla libertà, che si prende la licenza poetica di esprimere
a proprio modo un pensiero, ma rispettando sempre l'ascoltatore e
manifestando la grande speranza nel futuro. Un
album che racconta e osserva morire una generazione,
guardando al domani con occhi razionali e disincantati ma lucidi di
emozione. Una voce originale ci racconta, con stile diretto, delle
storie vicine e lontane, attraversando l'allegria e l'introspezione,
spingendoci non solo a identificarci ma anche a metterci nei panni
degli altri, superando le paure. Sono canzoni “di una vita” che
dimostrano freschezza e che possono connotarsi come classici moderni:
musiche pop che suonano “diverse”, grazie agli arrangiamenti, a
tratti nudi e dimessi. Una diversità autentica ed elegante che
potrebbe lasciare traccia nel tempo, oltre il breve periodo. Negli
arrangiamenti dei pezzi si sentono echi
d'oriente,
che si materializzano nei suoni di tabla, sitar e armonium, a
indicare un mondo musicale sempre più aperto ai popoli.
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qui il disco Link
Privato
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qui il video del primo singolo estratto 'Canzone'
TRACKBY
TRACK
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Compagna con figli
- È una canzone che parla di un uomo innamorato di una donna
separata con figli. Le contraddizioni e le insicurezze dell'amata si
riflettono in una musica dal sapore estivo, che a suon di chitarra e
di voce ci porta sotto il sole della Spagna.
.
Canzone - Il
pezzo è un elogio rivolto alla forma canzone. I brani che ascoltiamo
durante la giornata ci accompagnano nella vita di tutti i giorni, la
descrivono e la cambiano attraverso le emozioni, diventando per noi
qualcosa di inconfondibile. Il “tu” del testo è quindi
indirizzato alla canzone, come se questa fosse una persona che ci è
sempre affianco.
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La stagione televisiva
È
una brano che racconta di una giovinezza cresciuta davanti ad un
televisore, un'epoca ormai definitivamente chiusa ma che ha lasciato
un segno. I riff di tromba e sassofono riproducono le sonorità delle
sigle televisive degli anni 80/90: i quiz, i cartoni animati.
.
Balla più che puoi
L'ambientazione
del brano è un Club in cui si balla e dove i ragazzi, dimenando i
propri corpi tra i fumi dell'alcol, sfogano i piccoli grandi dolori
delle loro vite. Un ragazzo ci prova con una ragazza, nella speranza
di trovare nei suoi baci la propria salvezza: la musica diventa così
un sogno stroboscopico che trova nel ballo e in una serata in
discoteca la possibilità di reagire al mondo.
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Il nostro prato
In
un'atmosfera sognante, su un prato ideale fra le colline, una coppia
di giovani si sdraia per parlare e per fare l'amore. L'ambiente che
li circonda è meraviglioso. La musica accompagna questo racconto con
effetti sonori brillanti. In particolare sentiamo il suono di tabla e
gli assoli di armonium indiano e di sitar. Gli strumenti musicali
orientali colorano gli arrangiamenti dell'intero disco ma in questo
brano emergono in maniera più evidente, evocando un sentimento di
eros e di riflessione.
.
Libertà
In
questo brano il “club” è rappresentato dal mondo intero visto
dall’alto. La tensione verso una vita di pace fra gli uomini genera
riflessioni e prese di posizione. Forse c'è una strada possibile per
un'umanità migliore, una strada che passa attraverso la libertà di
ciascuno di noi.
.
Settembre
Per
molti di noi settembre è un mese che rappresenta un nuovo inizio
dopo la pausa estiva. Il brano dunque eleva quei trenta giorni a
“primo mese dell'anno”: un settembre che diventa simbolo di
cambiamento, spesso radicale. Ed è proprio questo il valore che
assume per i protagonisti descritti nel testo.
.
L'introverso canta
Chi
sta cantando è l’introverso, che per mezzo della musica, e
soprattutto grazie all'amore che Sofia prova per lui, riesce a
superare le proprie timidezze. Con questa donna l'introverso scopre
l'entusiasmo di sentirsi uomo e trova fiducia in se stesso.
L'introverso parla poco, ti parla con lo sguardo e “sta in silenzio
dentro te”. Questa canzone è nata nel 2010 in una versione rock e
nel crescere ha lentamente preso la forma attuale.
.
Lucia
Lucia
è la ragazza desiderata dal cantante: una donna che stava insieme ad
un uomo infedele e che ora si è sposata con un altro ragazzo. Il
nuovo compagno è molto casalingo, l'opposto del precedente,
sicuramente sembra più affidabile e fedele. Lucia però continua a
parlare del suo amore precedente. Il cantante corteggia Lucia, ma non
sa come leggere i segnali che lei gli manda, sbaglia, nel tempo
matura. Ma quella donna continua a piacergli e lui continua a
corteggiarla. Questa canzone dallo stile molto diretto e dal ritmo
incalzante esprime sonoramente la vitalità decisa di un desiderio.
.
Pioggia
In
questo brano si respira l'aria umida di una città piovosa. Siamo in
casa e intanto fuori continua a piovere; il cielo è dolcemente
malinconico ma a tratti opprimente. Si cerca di ritagliarsi uno
spazio di tranquillità in cui pensare alle cose che ci fanno stare
bene e che ci danno serenità: ecco apparire una sigaretta, una
donna, il vino e poi un amico, una musica
.
Una generazione
Il
cantante, insieme a Flavia, guarda fiducioso al futuro. Descrive una
generazione che cede il passo a quella nuova. L'entusiasmo generato
dall'amore per la ragazza, il piacere galvanizzante della seduzione e
della passione, spinge la voce che canta a vedersi protagonista della
nuova epoca che sta arrivando.
.
Tu dove sei
Le
figure femminili (la compagna con figli, Flavia, Elisa, Lucia,
Samanta, Sofia) popolano l'intero disco in maniera ossessiva, fino
all'approdo dell'ultimo brano, intimo, in cui la voce chiede: “tu
dove sei”? La donna è una delle immagini principali del disco, un
totem cangiante che è oggetto di desiderio e quasi di studio.
L'atmosfera raccolta del brano è alla ricerca di un “inarreso
ideale”. Si sta parlando di un ideale di donna, o semplicemente
della donna “giusta”, certo, ma forse non si tratta solo di
questo: forse si parla più in generale della nostra aspirazione
costante alla realizzazione dei nostri desideri. Quella forza sempre
nuova e mutevole che ci spinge ad andare avanti nonostante tutte le
difficoltà. I momenti di sconforto arrivano per tutti e il “tu
dove sei?” tradisce uno scoramento malinconico. Questo però non
toglie nulla all’inamovibile speranza nel futuro, speranza in noi
stessi e negli altri, che permea il senso ultimo del testo
Autore:
Andrea Lorenzoni
Compositore:
Andrea Lorenzoni
Etichetta:
iMusician
BIO
Andrea
Lorenzoni
è cantautore
e poeta di Bologna, nato il 13 agosto 1985.
Ha avuto esperienze in diverse formazioni musicali cittadine (su
tutte i Divanofobia), esibendosi dal vivo in un centinaio di
occasioni, presentando repertorio originale e vincendo diversi
concorsi per band rock
emergenti. Nel 2012 ha pubblicato la raccolta di poesie Parlo
dentro per
le edizioni Prufrock Spa e in questo momento ha terminato la
scrittura di un nuovo libro di componimenti. L’impegno etico della
sua produzione artistica è coerente all'attività di insegnante
di sostegno nella scuola elementare. La personalità
unica e poliedrica
che dimostra è influenzata dalla sua storia personale: nato da madre
bolognese e padre pakistano
(prendendo il cognome della madre). Nelle creazioni di Lorenzoni ci
sono dei temi ricorrenti: la conoscenza di noi stessi, degli altri,
l'integrazione, il movimento, gli opposti, il cambiamento e il
desiderio. Mondo
Club
è un album
pop
ed è il suo primo
disco solista.
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