Al Tarabrooch di
San benedetto del Tronto si è tenuta la finale regionale del Sanremo Music Awards, valida per
l’ammissione alla finale nazionale che si terrà a Sanremo dal 9 all’11.Febbraio.2017,
nella doppia location: Villa Ormond
e Golf Club di Sanremo dove ci sarà
la cena di gala.
Il Patron della manifestazione Nicola Convertino e la giuria composta da Alessia Ripani (cantante), Giuseppe
Cianci (Presidente dell’asnai, sindacato nazionale artisti italiani) Sefora De Canistris (della Lizard di
San Benedetto) e Stefano Agranni
(CAD nazionale) sono stati soddisfatti delle presenze degli Artisti in gara sia per le qualità canore che per la
presenza scenica, come ha sottolineato lo
stesso Convertino, il Sanremo Music Awards è un Concorso canoro televisivo
quindi sono importanti più fattori affinchè una ragazzo passi le selezioni
regionali per andare alla finale sanremese che sarà televisiva. La giuria nel
valutare i ragazzi tiene conto della vocalità ma anche di particolari
caratteristiche legate alla personalità e al fattore sorpresa, che ultimamente
crea tanto audience nelle televisioni nazionali. Oggi la voce non basta più,
per esigenze televisive, imposte dai Talent show, i ragazzi devono sorprendere,
devono creare emozioni a prescindere dalle qualità vocali, insomma lo show
business si è evoluto o involuto, dipende dai punti di vista, portando sul
mercato delle nuove figure di cantanti, spesso fenomeni da baraccone che nulla
hanno a che vedere con il buon canto ma che riescono ad oltrepassare lo schermo
televisivo e arrivare direttamente all’attenzione del pubblico a casa che non
deve usare il magico ditino per cambiare canale, per fare questo i cervelloni
che gestiscono i programmi televisivi hanno pensato di chiamare musica anche
delle “situazioni” a cavallo tra la bella musica e il peggio del Trash che
possiamo immaginare.
Il Sanremo Music Awards, nonostante debba
in qualche modo strizzare l’occhio a queste dinamiche di mercato, ha sempre
mantenuto una propria personalità, grazie al Patron Nicola Convertino,
selezionando i ragazzi per la bella voce ma dando la possibilità anche ad Artisti
che possano avere spazio in un eventuale mercato discografico, altrimenti è
come cantare in una foresta vergine dove ad ascoltarti, oltre a Madre Natura
c’è una vegetazione rigogliosa ma che non compra musica, non la scarica e non
guarda la tv., un mondo utopico dove l’Artista fa musica per se stesso; grande
appagamento ma il piatto piange. In questo connubio la manifestazione riesce
sempre a trovare i talenti giusti che possano coniugare la voce con l’immagine,
senza strafare, in sostanza un giusto equilibrio e al Tarabrooch abbiamo
proprio assistito a questo fenomeno; tanti i ragazzi scelti per Sanremo, tutti
bravi ed ognuno con la propria personalità, per niente intaccata dallo show
business, ancora genuina ed eventualmente da plasmare per un mercato avido di
novità. Dalle varie selezioni regionali
tenutesi nelle Marche quindi passano per la città dei fiori: Serena Carella, Chiara Misticoni, Alessia Gismondi, Velentina
Giustozzi, Alice Rosati, Sara Paniccià, Francesca Marconi, Eris Castro Molina,
Michele Mobbili, Stefano Acciarresi, Elisa Fioretti e Silvia Filiaci.
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