In merito ai
gravi problemi umanitari sollevati dai flussi migratori provenienti
dal Nord Africa occorre premettere che le leggi internazionali e il
senso di civiltà e umanità obbligano tutti i Paesi interessati a
predisporsi per l'accoglienza di chi si trova in difficoltà. Non ci
sono dubbi, in tal senso. Il popolo italiano è, storicamente, quello
che meno ha da obiettare in quanto migrante in passato, attualmente
ed anche nel futuro. Eppure, se provassimo ad analizzare la
situazione con l'aiuto di una metafora le cose potrebbero sembrare
meno semplici di quanto lo siano in realtà. Uno Stato, ad esempio, a
livello istituzionale, non è troppo diverso da un Ospedale.
Quest'ultimo è un luogo fisico che garantisce a chi entra con un
problema di salute la massima possibilità di cura che la sua equipe
medica è in grado di fornire e, nel caso non sia sufficiente,
indirizza il paziente verso altre strutture che potrebbero fare
meglio. Ecco, continuiamo con la nostra metafora e proviamo ad
associare lo Stato all'Ospedale. In fin dei conti sono molte le
similitudini che accomunano le due istituzioni della nostra Società.
Però, sì, perché c'è un però, può accadere che una struttura
ospedaliera si trovi nella condizione di dover rifiutare
l'accoglienza del paziente. Ad esempio, perché di salute non così
cagionevole tanto che è sufficiente una ricetta medica in
alternativa al ricovero ma anche perché non c'è più posto nelle
corsie o non si è dotati delle attrezzature o dei medici adatti per
aiutare chi è in particolari difficoltà. Sostanzialmente, si dice
al paziente di rivolgersi ad altro Ospedale o ci si attrezza per
portarcelo. Bene. Ritorniamo alla nostra metafora. Che cosa accade,
invece, sulle nostre coste? Lo Stato italiano ha detto chiaramente ai
suoi partner europei di non essere in grado di aiutare tutti coloro
che chiedono asilo non perché particolarmente critici verso le leggi
che impongono l'accoglienza ma perché non è attrezzato e non ha il
personale adatto per svolgere tale compito quando i numeri sono di
tale rilevanza, al limite dell'invasione. Vi sarete subito resi conto
che questa metafora traballa e non poco e vorrei lasciarvi proprio
con questo spunto di riflessione. Pensiamoci. La metafora
Stato-Ospedale è totalmente sbagliata? E' esatta e sbagliano le
strutture ospedaliere a non ricoverare tutti a prescindere dalle
possibilità di fornire i servizi richiesti? Oppure...
Pier Giorgio Tomatis
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