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lunedì 30 gennaio 2017

ANDREA SETTEMBRE “#SELFIE” È IL SINGOLO IN USCITA DEL GIOVANISSIMO YOUTUBER



A soli quindici anni, il talento napoletano già protagonista dell’ultima edizione del noto programma di Canale 5 “Io Canto” e attore di richiamo per teatro e tv, propone un brano focalizzato su uno dei temi sociali più d’interesse degli ultimi tempi: l’avvento dei social network.

Scritto, ideato ed arrangiato da Nando Misuraca con la partecipazione dello stesso artista e prodotto dall'etichetta indipendente Suono Libero Music, il progetto #Selfie ha due caratteristiche di spicco: un sound molto accattivante e moderno da una parte e una valenza tematica sociologica dall’altra. #Selfie è un invito (in salsa pop) ad un corretto utilizzo dei social, che talvolta, si esprime nella voglia di condividere ogni istante della propria vita rischiando di "spersonalizzare" le nostre esistenze.  
Musicalmente il brano richiama un pop che si contamina di r&b e pop-rock dal piglio molto fresco, ispiratosi al sound di matrice anglo-americana degli ultimi anni (Justin Bieber, Rihanna etc.), pur conservando lo stile di scrittura tipico della canzone d'autore pop all'italiana.




 
Andrea, reduce dal successo dell’inedito "Pur Sapendo" inciso nel febbraio 2016 (su etichetta Suono Libero Music, singolo suonato da oltre 300 radio e con più
160.000 click su Youtube), sarà quindi testimonial di quest'opera di sensibilizzazione verso i giovani per invitarli ad un uso sano e consapevole dei social.
Label: SUONO LIBERO MUSIC

BIO
Andrea Settembre nasce a Napoli il 9 ottobre 2001. La sua “operatività” nel settore artistico prende banco fin da subito con le partecipazioni al Musical “Grease” presso il teatro Politeama di Napoli. Collabora inoltre in veste di responsabile e speaker con “Radio Immaginaria” (l’unica radio formata da adolescenti in Italia), e prende parte alla serie televisiva “Se stasera sono qui” condotto da Teresa Mannino su La 7, e al Concerto di Natale XX Edizione presso il Teatro della Conciliazione in Roma trasmesso su Rai Due. Qui duetta con i Modà. Il 2013 si distingue per partecipazione alla trasmissione di Canale 5 “Io Canto 4”, che lo renderà noto al grande pubblico. Qui contribuisce in maniera sostanziale a portare in finale la sua squadra capitanata da Claudio Cecchetto, che lo aveva voluto nel suo team, ed ha l’occasione di duettare con un artista del calibro di Nek. Anche il 2014 sarà un anno ricco di soddisfazioni per il giovane talento: ricordiamo infatti la vittoria al concorso “Una voce un sogno” con i giudici M.Luca Pitteri, F.Palma e Scalise, e la vittoria del Concorso S.Teresa Aminei gemellato con il Movimento Rock Cristiano organizzato dal tenore M.Lupoli e il soprano O.De Maio del Teatro San Carlo di Napoli. Seguiranno l’incisione di un inedito (“Lasciami cadere”) per la casa discografica RTI, e le partecipazioni televisive al reality “Fattore Umano” trasmesso da Italia 1, ed alla trasmissione “I Fatti vostri” condotto da Giancarlo Magalli ed in onda su Rai 2.
Andrea Settembre è inoltre uno youtuber di grande seguito, i suoi video e le sue cover di grandi artisti (Justin Bieber, Sam Smith, One Direction…) contano migliaia di visualizzazioni sul suo canale YouTube.




Contatti e social
Sito 



BUDDHARICO “R.I.C.O” È L’AUDACE INEDITO DEL GIOVANE RAPPER MILANESE CHE VANTA LA PRODUZIONE ARTISTICA DI LOWKIDD (PRODUCER DI CASA MACHETE)


Lo sguardo lucido e disincantato di un ragazzo che, senza remore e artifici, racconta sia del percorso di vita personale che di quello che accade nel sistema che lo circonda.

Il singolo “R.I.C.O.”, prodotto da R'Beatz, è un brano rap che si dirama narrativamente su due filoni: nella prima parte BuddhaRico descrive l’esperienza artistica personale iniziata dall’età di 13 anni; nella seconda, dove il pezzo subisce anche un cambiamento di sound che diventa più energico, viene fuori invece tutta l’ambizione dell’artista che punta a raggiungere la propria completa realizzazione professionale.
L’argomento trattato è quindi quello della ricerca nell’essere veri e puri nei confronti del mondo musicale dell’hip-hop, cercando di restare sempre coerenti con se stessi senza mai scendere a compromessi.
Il brano è scritto interamente dall’artista Enrico Maria Origgi in arte BuddhaRico e sarà disponibile nei digital stores dal 2 dicembre.




Il videoclip sintetizza la narrazione del film “Arancia Meccanica”, nel particolar modo si rappresenta la scena in cui impongono al protagonista di guardare tramite uno schermo uno squarcio di violenza facendo in modo che quest’ultimo provi disgusto verso la violenza stessa.
Il parallelismo si attua palesemente quando BuddhaRico viene costretto a visionare i videoclip di artisti importanti dell’attuale panorama musicale.




Produzione discografica Vinn Camporeale
Etichetta: Stay record
Distribuzione: Pirames International

Bio
Enrico Maria Origgi nato a Bollate (MI) il 31/12/1995, in arte BuddhaRico, partecipa a molti contest di freestyle e contest di tracce, uscendone vincitore in molte serate. Si esibisce in diversi live aprendo inoltre numerosi concerti importanti come quelli dei Lord Madness, Paskaman, Jamil, Enzo Dong e Lortex ecc.
Nel 2015 arriva la collaborazione con LowKidd (Producer di casa Machete) che ha curato la direzione artistica del progetto discografico diventato l’Ep “Il Piacere”, missato e masterizzato negli studi Machete sempre da LowKidd.




Contatti e social




ALESSANDRO CATALINI ft. CRISTINA AURELIA POPA “L’ILLUSIONE DEL PROGRESSO” È IL NUOVO SINGOLO DEL CANTAUTORE MARCHIGIANO PRODOTTO CON LA GIOVANE PROMETTENTE RAPPER



Un sound virale che, attraverso il linguaggio diretto del rap, invita l’ascoltatore a scendere dalla giostra della routine e ad affrontare un mondo vero che non si dovrebbe subire bensì vivere in prima persona.

L’illusione del progresso” è la storia di una realtà che sta troppo strettaScritto da Alessandro Catalini (autore anche per Sugar Music) e prodotto dallo stesso cantautore maceratese insieme a Maurizio Diomedi (Md Rec) e Cristina Aurelia Popa (finalista di Area Sanremo), questo è un brano che incita a combattere l’apatia e la passività nei confronti del sistema che ci circonda. Un mondo costruito ad arte, fatto di bandierine e feste interminabili, di emozioni a metà prezzo e sogni di plastica che abbagliano e nascondono la verità, non può essere il mondo a cui ci si deve abituare ma quello a cui si deve reagire.






Alessandro Catalini e Cristina Aurelia Popa si conoscono nel 2013ma la loro collaborazione nasce a Maggio 2016. Alessandro ha appena finito di scrivere una canzone dalle sonorità hip-hop con un ritornello coinvolgente, ideale per un featuring, e si dedica alla ricerca di una rapper che dia voce alle strofe che ha scritto. Dopo diversi tentativi contatta Cristina e le chiede di mandare un provino. Basta qualche secondo di ascolto e capisce che è la persona giusta per dar vita a questa collaborazione. I due cantautori trovano subito quel feeling artistico necessario a lavorare insieme ad un nuovo progetto, che li vede anche interpretare delle cover postate sui loro canali social.
Si chiudono quindi in studio e, grazie al contributo fondamentale di Maurizio Diomedi (Md Rec), producono il loro primo singolo: “L’illusione del Progresso”, che viene subito selezionato per essere presentato, in anteprima, il 15 Agosto 2016 sul palco del Deejay Onstage a Riccione davanti a migliaia di persone. Forti di questa conferma, decidono di pubblicare il loro lavoro l’autunno seguente.
L’illusione del Progresso” è disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 25 Novembre 2016.

BIO

Alessandro Catalini, 23 anni, maceratese ma residente ad Ancona, è al quinto anno del corso di Medicina e Chirurgia al Politecnico delle Marche.
A 13 anni ha scritto la sua prima canzone, si è iscritto alla SIAE ed ha iniziato a cantare nelle piazze e locali marchigiani. La sua musica lo ha portato a suonare in posti magici, come il sagrato della Basilica di Loreto, a vincere molti concorsi, tra cui il Premio Alex Baroni e a scrivere alcune canzoni per Sugar Music. È stato finalista di “Musica Controcorrente” al CET di Mogol e la sua canzone “Turista Giramondo” è stata premiata come “Canzone degli italiani all’estero” 2015. Nell’Aprile 2016 ha aperto i concerti di Simone Cristicchi e di Chiara Dello Iacovo. Il 15 Agosto 2016 ha presentato in anteprima il suo primo singolo “L’illusione del Progresso” in featuring con Cristina Aurelia Popa sul palco di Deejay Onstage a Riccione davanti a migliaia di persone. A Settembre 2016 è rientrato tra i 12 finalisti di “Genova x Voi” il talent per autori di canzoni sponsorizzato da Universal Music Publishing Ricordi.

Cristina Aurelia Popa, 23 anni, jesina, canta da quando riesce a ricordare.
Sempre appoggiata dalla sua famiglia, Cristina si avvicina alla musica attraverso il teatro. Entra, infatti, nel coro delle voci bianche e si esibisce nella “Carmen” e ne “I dolori del giovane Werther” sui palchi di diverse città italiane. Successivamente, grazie alla musica live, sperimenta altri generi: dal Funk al Blues, dal Jazz all’R&B fino al Soul. Per 3 anni vive in barca a vela e viaggia in tutto l’arcipelago della Crozia dove calca il palcoscenico più grande del mondo: la strada. Partecipa a diversi concorsi tra cui il “Talent Vocal Selection 2012” con gli insegnanti della scuola di Amici di Maria de Filippi in cui si classifica tra i vincitori. Partecipa al premio musicale “Cantamonte 2016” vincendo il premio speciale: una borsa di studio con Cheryl Porter. Ottiene il secondo premio categoria “autori” e il premio della critica al Montesilvano Music Fest 2016, anno che la vede anche impegnata sul palco del Deejay Onstage a Riccione in duetto con Alessandro Catalini. Partecipa in qualità di attrice al film “Homeword bound – sulla strada di casa”, di Giorgio Cingolani e Claudio Gaetani, uscito al cinema il 13 ottobre scorso con patrocinio da parte di Amnesty Internetional. Ad Ottobre è rientrata tra i finalisti di Area Sanremo.


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venerdì 27 gennaio 2017

Eni: le strategie del colosso energetico nelle parole dell’Amministratore Delegato Claudio Descalzi

 Rinnovabili: Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, presenta in un meeting a Parigi le strategie del colosso energetico, che prevedono 6 nuovi investimenti per un totale di 150 MW di potenza installata.

Il piano energetico di Eni: l'intervento di Claudio Descalzi al meeting di Parigi

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di EniSaranno 6 gli investimenti di Eni nel settore delle energie rinnovabili entro la fine dell'anno: ad annunciarlo Claudio Descalzi, Amministratore Delegato del colosso energetico, nel corso di un meeting della comunità finanziaria a Parigi. I nuovi impianti, destinati a entrare in funzione entro il 2018, aumenteranno la potenza installata di 150 MW, una strategia in linea con l'obiettivo di garantire il giusto apporto energetico e contenere, al contempo, l'aumento delle temperature globali. In Italia, in particolare, verranno utilizzate aree industriali dismesse per la costruzione di nuovi parchi energetici alimentati da fonti rinnovabili, una svolta che si è tradotta nel «Progetto Italia». Eni sta investendo anche all'estero: i progetti in Pakistan, Egitto e Algeria aggiungeranno una capacità complessiva di 160 MW entro il 2018. Claudio Descalzi, al termine del suo intervento, affronta anche il tema della decarbonizzazione delle attività, dell'accesso all'acqua e della riduzione delle emissioni di CO2, tutti obiettivi portanti nella strategia del colosso, intenzionato, in linea con l'OPEC, a diminuire la produzione di petrolio.

Claudio Descalzi: le tappe della carriera in Eni

La carriera di Claudio Descalzi, manager nato nel 1955 a Milano e con una laurea in Fisica, si svolge in toto in Eni, colosso energetico all'interno del quale entra a far parte nel 1981 in qualità di Ingegnere di giacimento. Dopo aver ricoperto per 10 anni il ruolo di Project Manager, nel 1990 viene nominato Responsabile delle attività operative e di giacimento in Italia, ponendo le basi per lo sviluppo di un nuovo modello che porta a un incremento della produzione globale di barili. Successivamente diviene Managing Director della consociata Eni in Congo (1994), Vice Chairman & Managing Director di NAOC (1998), Direttore dell'area geografica Africa, Medio Oriente e Cina (2000), Direttore dell'area geografica Italia, Africa e Medio Oriente (2002) e Vice Direttore Generale di Eni nella divisione Exploration & Production (2005). Assunto l'incarico di Chief Operating Officer della divisione Exploration & Production nel 2008, Claudio Descalzi è chiamato a occuparsi della definizione delle strategie e delle attività upstream sia a livello nazionale che internazionale. Nel 2014 viene nominato Amministratore Delegato di Eni.

Sostenibilità e ambiente: laurea honoris causa all’AD di Eni Claudio Descalzi

Intervenuto al Convegno dei Direttori Generali delle Amministrazioni Universitarie, l'AD di Eni, Claudio Descalzi, ha illustrato la strategia del Gruppo per combattere la crisi e il rettore dell'università di Tor Vergata ha annunciato che entro l'anno gli conferirà la laurea honoris causa in Ingegneria dell'Ambiente per l'impegno profuso nell'ambito della sostenibilità energetica.
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di ENI

Claudio Descalzi: l'intervento al Convegno dei Direttori Generali delle Amministrazioni Universitarie

Ospite del convegno annuale dei Direttori Generali delle Amministrazioni Universitarie, tenutosi a Monopoli dal 6 all'8 ottobre, l'Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi ha sottolineato l'importanza di investire in innovazione e ricerca per rispondere alla crisi economica e ambientale. "Se c'è una società che è interessata al sistema universitario per portare innovazione è sicuramente Eni«, ha dichiarato il manager citando il numero di ricercatori fissi di cui si avvale l'azienda, circa 250/300, e i 450 milioni di Euro investiti sul know-how. Ricostruendo le fasi che negli ultimi anni hanno portato al mutamento dei prezzi del petrolio e descrivendo gli effetti che la crisi ha provocato nel settore, ha spiegato: "Siamo intervenuti lavorando sull'abbassamento dei costi, ma soprattutto sfruttando le regole italiane ed europee per la riduzione di CO2, sviluppando la chimica verde e la raffinazione verde. Abbiamo investito in tecnologie nostre (a Marghera, Gela, Porto Torres) e adesso anche dove si perdeva siamo in equilibrio". Nel corso del convegno, il rettore dell'Università di Roma 'Tor Vergata' ha dichiarato che entro l'anno Claudio Descalzi riceverà la laurea honoris causa in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio: un riconoscimento all'impegno del manager nell'incentivare la crescita sostenibile attraverso la definizione di strategie appositamente mirate e l'introduzione di nuove tecnologie che hanno ridotto l'emissione di gas serra del 27%.

Top Manager: il profilo professionale di Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni

Da maggio 2014 AD di Eni, Claudio Descalzi nasce a Milano nel 1955. Si laurea in Fisica all'Università degli Studi di Milano e nel 1981 comincia a lavorare per il Gruppo petrolifero, inizialmente come Ingegnere di giacimento. Cresce professionalmente ricoprendo diverse posizioni, tra le quali Project Manager e dal 1990 Responsabile delle attività operative e di giacimento in Italia. Nel 1994 viene nominato Managing Director di Eni Congo SA e nel 1998 Vice Chairman & Managing Director di Naoc, la consociata Eni in Nigeria. Prima di assumere il ruolo di Amministratore Delegato, è stato anche Direttore dell'area geografica Africa, Medio Oriente e Cina (2000-2001), Direttore dell'area geografica Italia, Africa e Medio Oriente (2002-2005), Vice Direttore Generale di Eni - Divisione Exploration & Production (2005-2008) e Chief Operating Officer (2008-2014). Sempre all'interno del Gruppo ha fatto parte del Consiglio d'Amministrazione di diverse consociate in qualità di Consigliere e dal 2010 al 2014 ha ricoperto la carica di Presidente di Eni UK. Claudio Descalzi è anche Componente del Consiglio Generale di Confindustria, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala e membro del National Petroleum Council per il 2016/2017. È inoltre il primo europeo ad essere insignito del premio internazionale SPE/AIME "Charles F. Rand Memorial Gold Medal 2012" dalla Society of Petroleum Engineers e dall'American Institute of Mining Engineers (AIME) nel settore dell'Oil & Gas.

Trasparenza finanziaria: l’AD di Eni Claudio Descalzi sui lavori della Tcfd

Contrastare il cambiamento climatico è tra i primi obiettivi di Eni: le parole dell'AD Claudio Descalzi in merito alla Task Force on Climate-related Financial Disclosures, istituita dal Financial Stability Board con l'obiettivo di redigere raccomandazioni sulle comunicazioni finanziarie legate al clima.
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni

Eni sostiene la Task Force su trasparenza finanziaria: le parole dell'AD Claudio Descalzi

Istituita dal Financial Stability Board, la Task Force sulla trasparenza finanziaria riguardo la lotta ai cambiamenti climatici è sostenuta anche da Eni. L'AD Claudio Descalzi ha infatti dichiarato che il cambiamento climatico rappresenta una questione di primaria importanza per il gruppo, impegnato da tempo nel cercare di contribuire a limitare l'aumento della temperatura globale al di sotto dei 2° C. "Questa sfida non rappresenta solo rischi, ma anche grandi opportunità relative alla transizione energetica" ha detto il manager, evidenziando i tre pilastri su cui si basa il modello adottato dalla società: il miglioramento dell'efficienza operativa, un portfolio a low carbon upstream e investimenti rilevanti sulla ricerca e sviluppo delle energie rinnovabili. "Crediamo che agire sia importante tanto quanto essere trasparenti su ciò che facciamo. Per questo motivo, abbiamo progressivamente aumentato le nostre modalità di comunicazione sul cambiamento climatico e siamo oggi considerati tra i leader internazionali sulla trasparenza delle informazioni in materia di clima". In conclusione Claudio Descalzi ha sottolineato quanto Eni sia orgogliosa di aver preso parte ai lavori della Tcfd (Task Force on Climate-related Financial Disclosures), che ha definito "un'occasione unica per aumentare il livello di consapevolezza globale sui cambiamenti climatici e una tappa importante per il miglioramento del modo in cui l'industria comunica come sta affrontando i rischi e le opportunità in materia di clima".

Claudio Descalzi: il ritratto professionale dell'AD di Eni

Laureato in Fisica all'Università degli Studi di Milano, Claudio Descalzi entra in Eni nel 1981, inizialmente come Ingegnere di giacimento. La sua carriera prosegue poi come Project Manager e negli anni Novanta è incaricato di guidare le consociate del Gruppo in Congo e Nigeria. È un'importante occasione di crescita professionale che lo porterà in seguito a ricoprire altre posizioni in ambito manageriale: Direttore dell'area geografica Africa, Medio Oriente e Cina (2000-2001), Direttore dell'area geografica Italia, Africa e Medio Oriente (2002-2005), Vice Direttore Generale di Eni - Divisione Exploration & Production (2005-2008) e Chief Operating Officer (2008-2014). Nel maggio 2014 il Cda di Eni nomina Claudio Descalzi Amministratore Delegato. L'impegno nella sostenibilità ambientale lo ha portato di recente ad essere insignito di una Laurea Honoris Causa dall'Università di Tor Vergata.

mercoledì 25 gennaio 2017

MICHELE CRISTOFORETTI “CAPITA CHE” È IL NUOVO SINGOLO DEL CANTANTE TRENTINO ESTRATTO DALL’ALBUM “MUOVITI” USCITO A NOVEMBRE 2016


Dopo il grande successo del primo singolo “Sigaro Cubano”, il cantante torna alla ribalta con un brano delicato che affronta il tema della dipendenza attraverso un’ambientazione sonora pop-rock melodica.

Un dialogo autobiografico che riguarda il mondo delle dipendenze e di tutti gli aspetti correlati, condensato in una sorta di nostalgico ritorno alle origini dopo l’incontro di un amico al quale questa cruda realtà ha lasciato poche vie di uscita.
Il videoclip del brano è stato girato da Filippo La Scala in una struttura ospedaliera mai terminata ed abbandonata:




Etichetta: Stivo Records
Management: Onda Musicale Promotion (www.ondamusicalepromotion.it)

BIO
Michele Cristoforetti si affaccia al mondo musicale nel 2005 quando inizia a suonare la chitarra nel garage di casa con un paio di amici.
L'anno successivo inizia a prendere lezioni di chitarra e contemporaneamente forma una prima band formata da due chitarre, basso e batteria, che propone cover rock italiane.
Nel 2008 la band prende il nome Kascade e inizia a suonare in molti locali della provincia trentina, mettendosi in evidenza grazie alla buona tecnica ed alla serietà dei componenti.
Nel frattempo la band cambia più volte il suo assetto, acquisendo una connotazione sempre più professionale e completa, e in questo periodo vengono sperimentate nuove sonorità e idee innovative. All'interno della formazione c'è grande entusiasmo e voglia di farsi conoscere.
Inizia così il percorso solista di Michele Cristoforetti che è alla ricerca di un palcoscenico che gli consenta di raccontare le sue storie di vita attraverso i suoi versi e le sue melodie, cercando nel frattempo dei musicisti in grado di appoggiarlo durante i suoi concerti.
Il 2013 è l'anno dell'ultimo lavoro come hard rock band, che peraltro ottiene un ottimo riscontro da parte della critica e nell'ambiente musicale della provincia di Trento.
Michele però sente che è arrivato il momento di mettersi in gioco come interprete solista, per avere la possibilità di comunicare, attraverso le sue canzoni, le sue esperienze di vita e le sue emozioni.
Nasce quindi il "progetto musicale Michele Cristoforetti" che, grazie al sostegno di Onda Musicale Promotion, prova ad affacciarsi al panorama musicale locale, attraverso delle canzoni che riusciranno a catturare l'interesse e la curiosità di tutti grazie a melodie accattivanti e a testi non banali.

Contatti e social

DIEGO ESPOSITO "E’ PIÙ COMODO SE DORMI DA ME..." È L’ALBUM D’ESORDIO DEL GIOVANE CANTAUTORE TOSCANO USCITO IL 5 GENNAIO



Un progetto targato Rusty Records e animato dalla collaborazione e direzione artistica di Zibba, dove è protagonista la canzone d’autore rivestita da diverse sfaccettature stilistiche e contaminazioni obbligate.

Giovedì 5 gennaio presso il Teatro Del Popolo Castelfiorentino (p.zza A. Gramsci, 80 - Castelfiorentino - FI -) viene presentato l’album opera prima di Diego Esposito, fresco finalista di Area Sanremo.

«“è più comodo se dormi da me", è un traguardo, ma allo stesso tempo un punto di partenza, ho scelto le canzoni in maniera molto spontanea, in realtà non c'ho pensato molto, erano quelle, si sono scelte da sole. Può sembrare un semplice disco, ma in realtà è il lavoro di molte menti folli che si sono adoperate in una direzione unica per ottenere un unico risultato». Diego Esposito

Qui il video del backstage recording del disco



Il cantautore ha raccolto 10 anni di chilometri mangiati e di scommesse ed esperienze formative in un disco maturo dove un cantautorato fresco e genuino, ma contemporaneamente pregno di spessore ed incisività emotiva, dà vita ad una comunicazione musicale avvolgente. Un disco che sogna, racconta, scherza, piange, viaggia e prende per mano chi lo ascolta facendo in modo che venga trasportato da quel filo rosso che alla fine dell'ascolto non sappiamo se ci porterà o meno a festeggiare, ma di sicuro resterà nel nostro cuore.


Guarda su YouTube il video del primo singolo estratto “Come fosse primavera”




TRACK BY TRACK

. In una stanza – La stanza descritta è quella dove Diego si raccoglie a contare le parole, parole che dice non riuscire a dire, ma che invece sceglierà con molta maestria, poesia e immaginazione per tutto il resto del tragitto che accompagnerà l’album. Una stanza che è forse l'inventario prima del "via".

. Toscana – E’ la terra madre da cui la rotta si sposta in Irlanda. Si va, con un piede nella propria origine e uno nella nuova esperienza straniera, disegnando un parallelismo di immagini fatte di prati verdi e giovani amicizie che provano a cercare altrove...

. Vecchio eliporto - Una storia a sé. Un vecchio eliporto che fa da scenario a riflessioni e avventure, e da dove l’autore osserva una società colma di farneticazioni. Un luogo dove ballare, in cui forse scappare, da recuperare. L’eliporto è una metafora di quello spazio interiore che fa da punto di osservazione di un'epoca inquadrata fra cliché e “bla bla bla”.

. Le parole quando vanno da sé - Il cammino riparte da una stanza, una stanza da cui si scorgono "infiniti ": gli occhi di chi si ama, i treni in partenza, la promessa di perdersi in mezzo al mare...Il pensiero trova porto nella consapevolezza che infondo, “non cercare una meta, ma fermarsi a dormire da me" ...a volte è più importante. Un invito a imparare a godersi il viaggio. 

. Come fosse primavera - Singolo grazie al quale Diego è fra gli 8 vincitori di area Sanremo. Primo brano estratto dall'album. Uno sguardo al passato lasciato in terra madre prima di ripartire.

Fisica quantistica - Il primo vero salto nel futuro di questo filo rosso che inizia a ballare. Diego, in chiave più up, nei suoi racconti e proiezioni si dipinge in chiave ironica.

. Mare – E’ uno dei brani più intimi e suggestivi dell'album, sia musicalmente che poeticamente. Luogo ideale, fonte d'ispirazione, custode di guai e speranze: "I miei sogni son come i gabbiani si adattano al cielo".

. Una canzone – Il brano che accompagna verso la fine del viaggio, fotografia autobiografica di un'esperienza personale, dove Diego si chiama per nome e si prende un po' in giro. 

. Chi festeggia - Un saluto, una riflessione... infondo alla fine di ogni esperienza c'è sempre "chi festeggia, chi festeggia meno, chi festeggerà" ma non è forse questo il senso delle cose, ma piuttosto il custodire nel proprio cuore chi e ciò che vale.

Etichetta: Rusty Records

BIO

Cantautore classe 1986, toscano per caso, i genitori campani partirono da Napoli in cerca di un futuro e si fermarono per casualità a Castelfiorentino, dal quale non se ne sono più andati. Nel 2006 Diego si trasferisce da Milano iscrivendosi e diplomandosi al MAS (music - arts & show), si rende conto più chiaramente della sua inclinazione autorale, approfondisce lo studio della chitarra, pianoforte e tecnica vocale. La sua scrittura è zucchero e limone fra i denti, agrodolce e genuina, come i gesti di un tempo, come quando con un sorriso si chiedeva il pane al vicino. Un linguaggio efficace e semplice, pieno di guizzi freschi che ne contaminano l'essenza, ama riscoprire la qualità e la bellezza di una certa melodia italiana, cosa che il nostro panorama musicale ad oggi forse ha perso. Traduce in musica le sue esperienze e le sue influenze che vanno da Lucio Dalla a Damien Rice, dal sole della Toscana, a illusioni di indipendenza delle grigie periferie milanesi, e di quel tutto e tanto altro che a ognuno di noi passa per la vita. Da anni si esibisce quotidianamente live in piccole-medi contesti, finalista più volte a Musicultura e Sanremo Lab collabora in qualità di autore con Paolo Lagosta e Lenny De Luca presso lo studio Lagosta Bross.
Menzioni speciali:
-Finalista alle home-visit nella squadra di Elio in XFACTOR 2015
-Finalista al “Premio De André 2015”
-Nel dicembre 2015 viene invitato in Cina dall’ambasciata Italiana, durante un gemellaggio ufficiale a rappresentare il nuovo ca-Nel 2016 porta a termine con successo la sua campagna di crowdfunding sulla piattaforma di MUSICRAISER per autofinanziarsi il suo EP.
-Durante la realizzazione del suo primo album, conosce il cantautore Zibba, che colpito dal suo lavoro, decide di collaborare alla realizzazione dell'album offrendo la sua collaborazione\direzione artistica e facendogli aprire gli ultimi concerti del suo tour.
Il 2016 è l’anno del suo primo album "E’ più comodo se dormi da me..." prodotto dall’etichetta milanese Rusty Records.

Contatti e social

Etichetta Rusty Records: artisti@rustyrecords.net


lunedì 23 gennaio 2017

Assesualità e pansessualità, due completi opposti



La mancanza d’interesse per il sesso o non sentire attrazione sessuale per altre persone possono essere segni d’asessualità. Il professore dell’Università di Brock in Canada, dottore in Scienze della Salute Comunitaria e Psicologia, Anthony Bogaert, ha detto in uno studio nel Regno Unito, un 1% dei cittadini sono asessuati.

La differenza dell’asessualità con altri comportamenti come l'astinenza sessuale o il celibato è che queste ultime sono basate su decisioni personali o credenze religiose. Il problema delle persone asessuali è che si costringono ad avere relazioni senza sentire desiderio sessuale, solo per seguire le norme sociali e possono finire molto frustrati.

L’asessualità come campo di studio od orientazione sessuale non si è incominciata a studiare fino a pochi anni fa, per questo motivo è un tema controverso e gli investigatori continuano ancora a studiare sul fatto se è o non è una vera orientazione sessuale.

In questi ultimi anni si parla anche molto della pansessualità che si caratterizza per l’attrazione sentimentale, estetica, romantica o sessuale indipendentemente del genere o sesso di altre persone. Non hai ascoltato parlare della pansessualità? No ti preoccupare, sicuro che molti artisti e famosi seguono questa moda. In concreto si tratta di sentire attrazione fisica per chiunque, indifferentemente dal suo genere e si differenzia dalla bisessualità nel fatto che il bisessuale sente attrazione solo per i sessi maschile e femminile, mentre che i pansessuali sentono attrazione anche per il “terzo genere”.

Magari pure tu sei pansessuale? Hai mai provato a cercare le trans italiane più disinibite inlinea per te per provare? Certamente l’asessualità e la pansessualità sono due completi opposti.

MARGHERITA ZANIN “ZANIN” È L’ALBUM D’ESORDIO DELLA CANTAUTRICE DI SAVONA



Otto brani che ospitano con grande eleganza soul, folk-rock e country, regalando sfumature narrative legate ad un intimo percorso emotivo diventato musica.

Si chiama “Zanin” il primo album di Margherita Zanin, la ventitreenne cantautrice ligure che ha esordito a metà marzo di quest’anno con una reinterpretazione del singolo “Generale” di De Gregori. Il disco, contiene 8 brani, due in italiano e sei in inglese:

Non è un controsenso, ma una rappresentazione fedele di chi sono io oggi, del percorso che mi ha portata alla bella canzone italiana, attraverso un background blues internazionale che mi ha permesso di crescere”, Margherita Zanin.

Infatti la giovane artista ha trascorso diverso tempo a Londra negli ultimi 4 anni, ed è proprio a metà strada tra l’Inghilterra e l’Italia che ha ideologicamente partorito il progetto.
Pubblicato da Platform Music, neonata etichetta indipendente milanese, l’album è prodotto da Roberto Costa, già produttore di Lucio Dalla, Luca Carboni, Ron, Gli Stadio, Luca Barbarossa.




TRACK BY TRACK

. Piove
Atmosfera cantautorale e intimistica per un brano che nonostante l'impostazione classica, offre degli spunti insoliti e presenta talvolta una ritmica da bossanova. Un pezzo senza tempo.

. Generale
Un omaggio al grande cantautorato italiano con la reintepretazione e nuovo arrangiamento di un grande classico di sempre. 

. Feeling Safe
Una ballade che strizza l'occhio alle atmosfere di certi brano i americani. Il testo racconta del senso di sicurezza e di salvezza che talvolta il sentirsi amati comporta. Un'interpretazione che parte quasi in acustica per poi allargarsi a sonorità arricchite da archi.

. I must forget
Atmosfera british e sonorità quasi psichedeliche per un brano che racconta la disperazione per un amore perduto per sempre e l'impossibilità di dimenticare. Il ritmo si ripete come una cantilena ossessiva, per poi esplodere sul finale con un ritmo pressante e arricchito da archi e batteria.

. Travel Crazy
In pieno stile rock USA, il brano è un inno all'amore per la musica, compagna di viaggio unica e insostituibile di Margherita. Una presenza costante in ogni momento della vita: rock come segno di libertà. Musica come simbolo di vita.

. You're better out
Una ballade malinconica e intimistica dedicata al sentimento della perdita irreparabile e senza ritorno di una persona amata che non c'è più. Quel sentimento di malinconia che si prova nel profondo e ti fa sentire come se piovesse solo dalla tua finestra, mentre il mondo fuori va avanti come se niente fosse. It's a rainy day on my window dice il refrain. 

. Joe's Blues
Un blues dalle sonorità classiche con qualche sfumatura american folk, dedicato all'amore per il blues e per lo stile di vita on the road. Un'esperienza di vita da condividere con il proprio ragazzo e con la musica: perennemente in giro da un bar all'altro percorrendo chilometri in lungo e largo. Alla ricerca della JAM perfetta.
. The Lord Coming Home
Un blues in piena regola con cori gospel di sfondo. Racconta l'esperienza di Margherita che appena arrivata a Londra, entra in una chiesa e assiste ad un coro gospel che la fa sentire più vicina a Dio. Come se quell'accoglienza le volesse dire che ha fatto bene ad essere lì, nel luogo dove si trova e infonde in lei un senso di spiritualità profonda.


Produttore Artistico: Roberto Costa _MUSITAL
Etichetta: PLATFORM MUSIC Milano

BIO
Margherita Zanin è nata a Savona nel 93 e dopo aver ascoltato in ambiente familiare da piccola, il blues dei primi anni 40, il folk country acustico di Gillian Welch, la musica americana woodstockiana ed il rock delle band inglesi dei primi anni 70. A 17 anni ha iniziato a studiare musica con Mauro Castellano pianista classico ed insegnante di conservatorio. Da giovanissima, ha avuto la possibilità di maturare esperienza nei live attraverso numerose serate in Italia e allestero, accompagnata da diversi musicisti anche di fama internazionale quali Pippo Matino, Gigi Cifarelli, Stefano di Battista, Jorge Bezerra e di partecipare e numerosi festival musicali in Liguria. Dopo lesperienza di Amici nel 2013 (ha superato tutti gli otto provini tranne lultimo) Margherita fa lunghe permanenze a Londra ed è proprio a metà strada tra lInghilterra e lItalia che comincia a pensare al suo primo album. Nel 2015 incontra Roberto Costa, bassista storico di Lucio Dalla, già produttore dello stesso Dalla, Carboni, Ron, Gli Stadio, e insieme decidono che sarà il produttore del suo disco: 8 brani, due in italiano e sei in inglese. Pubblicato da Platform Music, neonata etichetta indipendente milanese, nasce così ZANIN, disponibile nei Digital Store.
Lalbum è stato preceduto da un singolo, una cover di Generale di Francesco De Gregori che ha ottenuto riscontri molto positivi dal pubblico e dai media.
Il nuovo singolo, uscito insieme allalbum “Zanin”, si chiama PIOVE ed è una ballata originale interamente scritta, testi e musica, da Margherita.



mercoledì 18 gennaio 2017

UBALDO DI LEVA “UN CUORE FORTE” È IL NUOVO SINGOLO DEL GIOVANE CANTANTE CASERTANO



Un brano pop-dance che, attraverso una melodia dal ritmo incalzante, traghetta un testo dal forte valore emotivo volto a scardinare l’apatia che spesso ci lobotomizza.



Un cuore forte” è il secondo tassello del progetto musicale iniziato con “Non riesco a convincermi” di Ubaldo Di Leva. L’ambiente musicale è sicuramente un riferimento all’ elettro-pop in grande ascesa nel panorama musicale moderno, ma mantenendo sempre un occhio all’acustico. Il risultato finale è un prodotto pop-dance che sa accontentare tutti i tipi di palati musicali.

«Un Cuore Forte per me significa consapevolezza e maturità in una storia o in un momento particolare della nostra vita. Non riesco quasi più a sorprendermi del comportamento delle persone in questo mondo così folle e troppo depresso. Certo, è importante a volte fare scelte con leggerezza, ma spesso siamo sempre troppo distratti e facilmente influenzabili. Sono stufo delle persone indecise, che restano sempre lì sospese ad aspettare miracoli che mai accadranno. I miracoli esistono, ma dobbiamo essere noi con la nostra volontà ad avverarli mettendoci anche un po’ di cuore, anzi molto cuore. L’errore più grande che commettiamo è allontanarci da chi amiamo perché abbiamo paura di affrontare le difficoltà. Il testo vuole dare un segno di speranza e dimostrare che solo insieme si possono attraversare e superare gli ostacoli, perché alla fine l’amore che ci unisce è troppo forte, e vincerà su ogni problema». Ubaldo Di Leva




Continua la solida produzione di Ubaldo Di Leva che, oltre ad essere autore e compositore del brano, nella registrazione si è avvalso della collaborazione del chitarrista casertano Ubaldo Tartaglione, di Simone Durante per quanto riguarda l’arrangiamento e il mixing, e di Antonio Baglio che ha lavorato sul mastering.

BIO
Classe ’94, Ubaldo Di Leva nasce a Caserta e fin da piccolo ha sempre avuto la passione per due cose che caratterizzano particolarmente la sua vita: tecnologia e musica.  
Inizia a far parlare di sé già dal suo esordio come cantante, avvenuto il 10 settembre 2012, quando, appena compiuti i diciotto anni, ha deciso di iniziare il suo progetto musicale. Nel suo primo disco di cover dal titolo “Metà di me”, Ubaldo omaggia i grandi artisti italiani spaziando da Ferro a Renga, da Ranieri a D’Alessio. Inoltre l’amico autore Giovanni Vita gli regala la sua canzone “Metà di me” che Ubaldo riarrangia insieme a Simone Durante e la ripropone al pubblico, ispirando così anche il titolo del disco.
Nel 2013 pubblica la seconda parte di “Metà di me”, introducendo però due nuovi brani, “Scrivo di te” e “Quando ti incontrerò”, iniziando il progetto di inediti di cui è autore-compositore. L’ultima sua raccolta di cover è un doveroso e sentito omaggio alla musica italiana. Il 4 settembre 2014 è una data fondamentale nella carriera artistica di Ubaldo Di Leva in quanto pubblica il singolo “Ma Perché”, che fa da apripista al suo primo album da cantautore. Il 15 dicembre 2014 esce in copia fisica e in digitale “A me piaci così”, un concept album dedicato all’amore che contiene dieci brani inediti. Il progetto, totalmente auto-prodotto, viene presentato il 19 dicembre presso il PlautoTeatroStudio (una delle prime Bose Hall europee) dove raccoglie numerosi consensi positivi anche dalla stampa. Il 26 ottobre 2015 sui migliori digital store esce il mini-ep “July Seems September”. Il 23 aprile 2016 si apre un nuovo capitolo nel percorso musicale di Ubaldo Di Leva. Esce in digitale Non Riesco A Convincermi”, il nuovo singolo masterizzato in America da uno dei più famosi mastering engineer internazionali, un guru del settore, Antonio Baglio. A corredo un eccezionale videoclip girato in un incantevole scenario del Molise. Il 2 dicembre 2016 esce in digitale “Un Cuore Forte” che rappresenta il secondo capitolo del nuovo progetto in uscita nel 2017.




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